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2014

Se “n’y voir que du bleu” significa nel linguaggio comune francese “non vederci chiaro”, …que du bleu!, il titolo di questa mostra – con quel tono carico di suggestioni – viene proposto al visitatore in antifrasi, invitandolo a sognare e a immergersi nei propri pensieri per evadere dal duro mondo quotidiano.

Jacques Toussaint è un artista francese che vive e lavora in Italia da molti anni.

In questa occasione Luigi Cavadini, critico d’arte e curatore della mostra, propone nell’ampio spazio della galleria un percorso in cui lavori recentissimi di grafica, video e sculture si integrano in una serie di installazioni site-specific collegate tra loro da un filo blu virtuale, il colore che caratterizza molti suoi lavori e che costituisce il vero denominatore comune della sua opera. Un filo blu, che si riallaccia a un ricordo dell’infanzia dell’artista, quando, nei cantieri della capitale francese, i muratori segnavano i livelli con l’uso di un lungo cordino, che immerso nella polvere colore cobalto e teso tra due punti distanti, pizzicato come una corda di violino, lasciava sulle pareti una traccia netta di un blu intenso.

In questa mostra si trasforma nel filo conduttore di un’opera articolata con rigore attraverso le forme diverse di un unico linguaggio, tra segni grafici, rilievi in metallo e segmenti luminosi tracciati da tubi al neon blu.

In uno spazio tenuto nella semi oscurità, Jacques Toussaint, propone un viaggio suggerito dall’accostamento di costruzioni, rilievi, vetri lavorati – ora specchio, ora dalle superfici materiche rigate – e che culmina in una installazione aerea di tubi al neon dove l’artista rielabora il tema del segmento che da sempre caratterizza il suo lavoro.

Il percorso si conclude nella proiezione di un video, ultima forma espressiva dell’artista, imperniato sul gioco grafico del suo “segno”, definito all’interno del quadrato, forma perfetta che, adeguatamente segnato da linee oblique, forma una trama infinita che si espande sulle pareti dello spazio che diventano finestre aperte su un mondo nuovo, quello dello spirito.

Institut français Milano
28 febbraio - 26marzo 2014


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